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Il Nintendo 3DS è sempre più vicino alla sua commercializzazione, prevista salvo ritardi per la prossima primavera del 2011, e gli appassionati sono certamente in attesa di poter vedere finalmente dal vivo il nuovo display 3D autostereoscopico della casa di Kyoto, tuttavia in queste ore è tornato in auge un vero e proprio ‘allarme‘ che vede al centro dell'attenzione i bambini e l'uso della nuova console portatile targata Nintendo…
Nintendo ha infatti pubblicato sul suo sito ufficiale una serie di avvertenze per il 3DS, la nuova console portatile che sin dal suo annuncio ha fatto parlare di se per via della possibilità di visualizzare contenuti in 3D senza l'ausilio dei classici occhialini, ed il contenuto di questi ‘suggerimenti‘ ha inevitabilmente riacceso la preoccupazione per un tema da molti sinora sottovalutato.
Infatti, come confermato dalla stessa Nintendo, il 3D rischia di essere dannoso per la vista dei bambini, ed in particolare quelli che hanno una età inferiore ai sei anni, visto che la stereoscopia invia immagini differenti ad ogni occhio dello spettatore e, in una utenza così giovane, l'occhio non è ancora del tutto sviluppato e potrebbe pertanto veder influenzato il suo sviluppo con tutti i possibili danni del caso.
Non è la prima volta che il 3D finisce al centro dell'attenzione per motivi legati alla salute, con Reggie Fils-Aime, boss della divisione americana di Nintendo, che aveva già anticipato il problema e con un illustre esponente del settore, Hideo Kojima, che aveva manifestato i suoi dubbi in merito al possibile affaticamento della vista nell'uso del Nintendo 3DS.
Al momento la questione è alquanto complicata e la speranza è che Nintendo al momento della commercializzazione e negli anni a venire riesca a comunicare con efficacia assoluta il potenziale rischio per gli utenti più giovani, mettendo dunque in allerta i genitori per evitare possibili ‘danni irreparabili‘ alla vista dei propri figli. C'è da dire comunque che Nintendo ha previsto un sistema di parental control con cui disabilitare la visione in 3D, che dovrebbe sicuramente contribuire a limitare enormemente i rischi del caso.
L'età limite indicata cita chiaramente i sei anni, tuttavia il consiglio anche nel caso di bambini con una età poco superiore è quello di rivolgersi ad un medico oculista per una visita ad-hoc con cui appurare se il 3D stereoscopico del 3DS possa costituire un potenziale pericolo per la vista.